ANNI DI VITA POTENZIALI PERSI

I tassi di mortalità attribuiscono a tutti i decessi lo stesso valore. Bisogna considerare, invece, che le morti  in età più giovane sono socialmente più rilevanti, in quanto sottraggono più anni di vita potenziale.

Dall'osservazione delle frequenze di morte per causa, arricchita dell’ulteriore informazione dell'età in cui le morti si sono verificate, si può arrivare ad esprimere in un'unica cifra la perdita di vita potenziale misurata in anni. La valutazione degli "Anni di Vita Potenziale Persi" (Years of Potential Life Lost: YPLL)^{3, 18} stima la media di anni che una persona avrebbe vissuto se non fosse morta prematuramente.

Come per i tassi standardizzati è possibile quantizzare gli anni di vita potenziale persi per causa specifica di  morte.

Le linee tracciate dal grafico a lato non stravolgono la mortalità generale ma ne identificano maggiormente il peso in relazione all’età dei soggetti deceduti.

Un esempio di tassi di mortalità per anni di vita potenziale persi per causa    continua….

ANNI DI VITA POTENZIALI PERSI

E’ possibile approfondire l’indagine di questo indicatore anche per fasce d’età oltre che per cause specifiche, ricordando quanto si è detto a proposito degli eventi casuali e dei territori con scarso numero di casi.

Nel grafico a lato si evidenzia un trend dell’indicatore in diminuzione, passando, nel complesso ed in Italia, da 159 anni di vita potenziale persi per 1000 residenti del triennio 1988, 1989, 1990 a 132 anni di vita potenziale persi per 1000 residenti del triennio 1998, 1999, 2000.

Il trend in diminuzione è anche identificabile nelle singole fasce di età, pur con situazioni di “rimbalzo” della mortalità.

Le “tacche” evidenziano problemi di fascia, anche se sembra in atto una tendenza all’armonizzazione delle linee del grafico.

Un esempio di tassi di mortalità per anni di vita potenziale persi per fascia        torna su